dall'ormai consolidata collaborazione con la Tower Gallery di Todi, nasce il nuovo progetto a cura di Enrico Mascelloni "Umbria, la rive gauche dell'arte italiana" che presentermo ad ArtVerona 2024 - l'Umbria come luogo di nascita o di approdo di un numeroso gruppo di artisti fondamentali per l'arte italiana del secondo dopoguerra. Leoncillo, Nedda Guidi, Piero Dorazio, Beverly Pepper, Nuvolo sono alcuni degli artisti presentati.
- Galleria Riccardo Boni di Roma e la Tower Gallery di Todi propongono una panoramica particolare e compatta dell'artecontemporanea italiana, presentando come insiemesignificativo e d'alto livello le esperienze visuali di unapiccola regione. Ma nel contesto della contemporaneità artistica italiana si tratta di un'esperienza tutt'altro che piccola: l'Umbria ha dato i natali a due dei massimi esponenti del panorama internazionale come Burri e Leoncillo, ambedue assai legati a una koiné all'insegna di una materia sontuosa che la critica ha sempre legato alla tradizione umbra, cosiccome vi è ancorato in maniera tutt'altro che episodica Bruno Ceccobelli che nato a Todi e ben più giovane dei due maestri, rispettivamente castellani e spoletini, è tornato a operare nei suoi luoghi trovandovi tensione artistica e stimoli legati a un sostrato visuale profondo. Umbra di Gubbio è anche Nedda Guidi, a cui la Biennale veneziana in corso sta riconoscendo la levatura e il rigore minimale che merita, dedicandogli un intero padiglione personale.
Inoltre la regione ha ospitato, praticamento adottandolo, un pittore come Piero Dorazio, che oltre a venire ritenuto tra i protagonisti della scena aniconica europea, ha dato vita a una vibrante compagine di giovani artisti locali.
All'Umbria va legato anche il percorso di Annie de Garrou, a cui il successo del figlio Domenico Gnoli non deve ormai precludere un'identità artistica di assoluta originalità. La compagine è inoltre composta da una delle più significative scultrici americane del dopoguerra come Beverly Pepper che a Todi ha vissuto gran parte della propria vita installandovi il suo atelier, dal raffinato Castellano Giorgio Ascani in arte Nuvolo a Franco Garelli che partecipò a varie edizioni del Premio Spoleto, a Paolo Canevari, che ha trasferito a Amelia il proprio atelier,
La scelta si conclude con alcune foto di Roger Fritz e dell'ormai leggendaria mostra Sculture nella Città, tenutasi a Spoleto nel 1962 che dette la stura a innumerevoli repliche in ogni parte del mondo: degna messa a punto di un luogo, l'Umbria, che può venir ritenuto senza esagerazione la Rive Gauche dell'arte contemporanea italiana.
Enrico Mascelloni
at:https://catalogo.artverona.it/it/galleries/66e4402aae7268e9a3e9100d