RICCARDO BONI
dipinti e disegni dal XVI° al XXI° secolo

[11.10.2024]

ArtVerona 2024

dall'ormai consolidata collaborazione con la Tower Gallery di Todi, nasce il nuovo progetto a cura di Enrico Mascelloni "Umbria, la rive gauche dell'arte italiana" che presentermo ad ArtVerona 2024 - l'Umbria come luogo di nascita o di approdo di un numeroso gruppo di artisti fondamentali per l'arte italiana del secondo dopoguerra. Leoncillo, Nedda Guidi, Piero Dorazio, Beverly Pepper, Nuvolo sono alcuni degli artisti presentati.


Galleria Riccardo Boni di Roma e la Tower Gallery di Todi propongono una panoramica particolare e compatta dell'artecontemporanea italiana, presentando come insiemesignificativo e d'alto livello le esperienze visuali di unapiccola regione. Ma nel contesto della contemporaneità artistica italiana si tratta di un'esperienza tutt'altro che piccola: l'Umbria ha dato i natali a due dei massimi esponenti del panorama internazionale come Burri e Leoncillo, ambedue assai legati a una koiné all'insegna di una materia sontuosa che la critica ha sempre legato alla tradizione umbra, cosiccome vi è ancorato in maniera tutt'altro che episodica Bruno Ceccobelli che nato a Todi e ben più giovane dei due maestri, rispettivamente castellani e spoletini, è tornato a operare nei suoi luoghi trovandovi tensione artistica e stimoli legati a un sostrato visuale profondo. Umbra di Gubbio è anche Nedda Guidi, a cui la Biennale veneziana in corso sta riconoscendo la levatura e il rigore minimale che merita, dedicandogli un intero padiglione personale.

Inoltre la regione ha ospitato, praticamento adottandolo, un pittore come Piero Dorazio, che oltre a venire ritenuto tra i protagonisti della scena aniconica europea, ha dato vita a una vibrante compagine di giovani artisti locali.

All'Umbria va legato anche il percorso di Annie de Garrou, a cui il successo del figlio Domenico Gnoli non deve ormai precludere un'identità artistica di assoluta originalità. La compagine è inoltre composta da una delle più significative scultrici americane del dopoguerra come Beverly Pepper che a Todi ha vissuto gran parte della propria vita installandovi il suo atelier, dal raffinato Castellano Giorgio Ascani in arte Nuvolo a Franco Garelli che partecipò a varie edizioni del Premio Spoleto, a Paolo Canevari, che ha trasferito a Amelia il proprio atelier,

La scelta si conclude con alcune foto di Roger Fritz e dell'ormai leggendaria mostra Sculture nella Città, tenutasi a Spoleto nel 1962 che dette la stura a innumerevoli repliche in ogni parte del mondo: degna messa a punto di un luogo, l'Umbria, che può venir ritenuto senza esagerazione la Rive Gauche dell'arte contemporanea italiana.

Enrico Mascelloni

presso:

https://catalogo.artverona.it/it/galleries/66e4402aae7268e9a3e9100d