( Milano 1804 – 1832 )
La breve vita dell’artista morto ad appena 28 anni ne condiziona una biografia ed una carriera oggettivamente scarna seppur
tutt’altro che anonima vista la carriera Accademica del Nappi sotto la guida di Luigi Sabatelli presso l’Accademia di Brera (Mi) e successivamente nella scuola di Pelagio Palagi.
Nel periodo Accademico si distinse nelle esposizioni braidensi del 1823 ricevendo il premio per l'opera ‘La morte di Geta’ e nel 1826, con un altro dipinto a soggetto storico, ‘La partenza di Attilio Regolo per Cartagine’, ottenne il gran premio di Pittura al Concorso di I classe.
E’ evidente in molte delle sue opere, l’influenza del nuovo caposcuola Francesco Hayez, la figura più interessante e innovativa nella transizione tra la pittura Neoclassica e quella Romantica di cui ne fu innegabilmente il maggior esponente. Nappi esegue alcune copie dei suoi dipinti; il successo ottenuto da Hayez nel 1820 proprio in Brera con l’esposizione del ‘Pietro Rossi prigioniero degli scaligeri’ prepara ad una metamorfosi stilistica che per il Nappi maturerà solo in parte, vista la sua prematura scomparsa.